L’ANIMA DI TERRA COSTANTINO SU TELA
del 8 Gennaio 2024

Abbiamo chiesto ad un pittore non convenzionale come Francesco Sapuppo di rappresentarci.

Il risultato, una libera interpretazione delle colate laviche realizzata anche con materiali vulcanici, non avrebbe potuto descriverci meglio: vi presentiamo “Terra” (100x200, acrilico e tecnica mista).

Le stratificazioni del suolo, di cui da sempre andiamo fieri tanto da averle lasciate in bella vista nella nostra cantina ipogea perché chiunque venendoci a trovare possa apprezzare l’unicità del nostro terroir, trovano in quest’opera un’interpretazione personale eppure fedele, artistica eppure quanto mai aderente alla realtà.

I cinquemila anni di colate laviche vengono reinventati nell’opera anche attraverso l’uso di materiali non convenzionali, come i lapilli delle scorse eruzioni.

Con l’inserimento di materiale lavico, l’artista ha voluto così dare corpo e significato ad un’opera che dell’Etna si fa celebrazione, senza retorica.

A rappresentare la potenza del vulcano, il suo fuoco, è il bagliore rosso che in questa immaginaria stratificazione si pone in profondità, invece che in cima, mentre i tagli di luce regalano una luminosità impossibile in questo scorcio sotterraneo.

In alto, i segni verdi sono il sentire del terreno, la natura viva del vigneto che dal terreno prende e regala vita.

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